Il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è stato condannato a nove anni di prigione. L’uomo era accusato di appropriazione indebita e anche di oltraggio alla Corte. Il giudice ha stabilito anche che Navalny dovrà pagare una multa di 1,2 milioni di rubli. Ad oggi sta attualmente scontando un’altra pena detentiva di due anni e mezzo in una colonia carceraria a est di Mosca.
I suoi avvocati, Vadim Kobzev e Olga Mikhailova, sono stati fermati e poi rilasciati dalla polizia mentre parlavano con i giornalisti fuori dalla Corte dove è stato condannato il loro assistito. “Hanno liberato Olga Mikhailova e me – ha detto Kobzev, citato dai media russi – e sono stati così gentili che ci hanno anche riaccompagnato fino a dove erano parcheggiate la nostra macchina”.
Sono state numerose le reazioni di condanna per la decisione della Corte. Il portavoce del premier britannico Boris Johnson ha dichiarato ai giornalisti a Downing Street: “I nostri pensieri sono per Aleksei Navalny e la sua famiglia, mentre egli continua a mostrare un incredibile coraggio nell’opporsi al regime, contro accuse fabbricate che Putin usa contro chi cerca di chiamarlo a rispondere dei suoi atti”. Gli Stati Uniti ne chiedono il rilascio immediato come ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, condannando con forza la nuova sentenza.
Ferma condanna anche da parte dell’Unione europea: “Sentenza per motivi politici”.