Incontro tra USA e Cina a Roma
dopo 8 ore nessuna decisione

di Francesco Maria Ventrella

Il consigliere americano alla sicurezza nazionale Jack Sullivan: “Qualsiasi tipo di supporto a Mosca comporterà delle implicazioni”

Foto di: SkyTg24.it

In un hotel di Roma si sono tenuti otto ore di colloqui tra le delegazioni americana e cinese, guidate rispettivamente da Jack Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e Yang Jiechi detto “la tigre“, capo della diplomazia di Pechino. L’ incontro era già stato programmato da tempo, ma dopo lo scoppio della crisi ucraina è apparsa ancora più necessaria la ricerca di una soluzione diplomatica.

Alla fine del lungo colloquio, a porte chiuse, le due delegazioni hanno lasciato l’hotel senza rilasciare dichiarazioni. La speranza degli Stati Uniti era quella di riuscire a spingere la Cina a sbilanciarsi sul conflitto e a esercitare la sua influenza sulla Russia. Lo ha ribadito al termine dell’incontro il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price: “Lo scopo dell’incontro di oggi era esprimere in modo molto chiaro a Pechino le nostre preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento” nella guerra e ribadisce a Pechino “che qualsiasi tipo di supporto a Mosca comporterà delle implicazioni”.  

L’incontro è avvenuto a poche ore da alcune indiscrezioni riportate dal Financial Times, secondo cui fonti del Pentagono sostengono che la Russia abbia chiesto supporto militare e economico alla Cina. Il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington Liu Pengyu ha smentito precisando “di non aver mai sentito parlare” della richiesta di aiuto militare, sottolineando come sia priorità della Cina “impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo”. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha liquidato la faccenda come “disinformazione” americana. La smentita giunge anche da Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, che nega con forza la notizia: “Non abbiamo chiesto aiuti militari alla Cina, ce la facciamo da soli”. Non solo, all’interno della smentita da parte di Mosca c’è anche la volontà di ribadire che non solo la Russia non ha chiesto aiuto militare alla Cina, ma anche che non l’ha fatto con nessun altro Paese alleato e nemmeno ha intenzione di farlo nel prossimo futuro.

 

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