Kiev, ucciso reporter americano
Altri due colleghi feriti dai russi

di Cesare Zampa

Brent Renaud era in Ucraina per il New York Times
Colpito al collo da un proiettile, è morto sul colpo
La reazione degli Stati Uniti: «Gravi conseguenze»

C’è anche un video-reporter americano tra le vittime della guerra in Ucraina. Brent Renaud, 51 anni, è morto sotto i colpi di arma da fuoco esplosi dai soldati russi a un checkpoint. Un proiettile al collo non gli ha lasciato scampo. Altri suoi due colleghi sono invece rimasti feriti. È accaduto ieri, a Irpin, nei sobborghi di Kiev, mentre i giornalisti stavano documentando la fuga di alcuni profughi. L’annuncio è stato dato dalle forze di sicurezza ucraine.

«Abbiamo attraversato un ponte, stavamo filmando i rifugiati – ha raccontato uno degli inviati in un video postato sui social – e abbiamo preso un passaggio, qualcuno ci ha offerto di portarci all’altro ponte. Abbiamo attraversato il checkpoint e hanno iniziato a spararci addosso». Secondo la testimonianza, l’autista avrebbe fatto subito inversione, mentre le forze russe avrebbero continuato a sparare. «Il mio amico Brent è stato colpito e lasciato indietro – ha aggiunto il reporter – e ho visto che gli hanno sparato al collo, siamo stati separati, poi io sono stato messo sulla barella e portato qui».

Renaud era un regista e produttore di documentari, da sempre appassionato del reportage in zone di guerra. Lavorava per il New York Times, ma aveva collaborato anche con Boston Globe, Nbc, Discovery Channel, Pbs, Vice News.
Subito si è registrata la reazione degli Stati Uniti. La Russia, ora, subirà «gravi conseguenze», secondo le parole del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, alla Cnn.

(Fonte foto: Il Riformista)

Ti potrebbe interessare...

Mediaterraneonews TV