Continua a inasprirsi il conflitto in Ucraina. L’obiettivo del premier russo Vladimir Putin in questa fase è quello di far collassare il nemico dall’interno. Ne è la conferma il prolungato assedio della città di Mariupol, sulla costa sud est dell’ucraina, soprattutto in questo momento in cui l’avanzata via terra delle sue truppe continua ad essere rallentata da una forte resistenza delle milizie ucraine. Anche nella capitale Kiev, dove i mezzi delle forze russe sono fermi da giorni a decine di chilometri dal centro, c’è stata un’accelerazione nei bombardamenti e nei colpi di artiglieria.
Una delle località più bersagliate è Irpin, a 20 km a nord-ovest, dove 8 persone, tra cui due bambini, sono stati uccisi da proiettili di mortaio che avrebbero colpito un ponte utilizzato dai civili in fuga.
Mentre i bombardamenti continuano, il presidente ucraino Zelensky accusa l’Occidente: “Volete che ci uccidano lentamente. La Russia attacca i civili, dov’è l’Occidente?» e sottolinea «Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre». Putin nel frattempo ribadisce le sue minacce. La sua linea è esplicita: chi manda aerei all’Ucraina è in guerra con la Russia. Il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, spiega: qualunque Paese ospiti aerei militari ucraini «sarà coinvolto nel conflitto. Sappiamo che ci sono alcuni aerei da combattimento in Romania e in altri Paesi confinanti. Vogliamo sottolineare che l’uso futuro di questi caccia contro la forze armate russe potrebbe essere considerato come un coinvolgimento di questi Paesi nel conflitto armato».
La Nato su questo versante appare divisa. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato: «Stiamo valutando attivamente la questione degli aerei che la Polonia potrebbe inviare all’Ucraina». Secondo le indiscrezioni, a Kiev arriverebbero vecchi Mig-29 da Varsavia, che a sua volta riceverebbe nuovi caccia dagli Usa. Ma il governo polacco frena: «Non invieremo i jet in Ucraina né le consentiremo l’uso di aeroporti. Aiutiamo in modo significativo in molti altri settori».