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Rimosso a Canosa il quadro
tra polemiche e vanità

di Emanuele Palumbo

Il dipinto, raffigurante il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, è tornato nelle mani dell’artista

Il quadro della discordia non è più nella Cattedrale di Canosa, almeno per il momento. Il dipinto, inaugurato il 9 febbraio, in occasione della festa patronale, è stato restituito al pittore che l’aveva realizzato, Antonio Lomuscio, per modificarlo.

La tela doveva raffigurare l’incontro tra i santi Sabino, patrono di Canosa, e Benedetto. Quando è stata svelata, ecco la sorpresa: in basso il presidente di Confindustria, Sergio Fontana, con tanto di mascherina chirurgica; a destra si intravede la figura del parroco della Cattedrale, don Felice Bacco, con una croce davanti al volto.

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Il quadro

La polemica non ha esitato a esplodere. Fontana è anche il presidente della Fondazione archeologica canosina, l’ente che ha donato l’opera “Savinus vir dei” (Sabino uomo di Dio). Lomuscio ha dichiarato di aver deciso in maniera spontanea di raffigurarli, senza aver ricevuto richieste. La stessa versione è raccontata da Fontana e don Bacco, che, in un comunicato congiunto, hanno scritto che il quadro è tornato nelle mani dell’autore per modificarlo.

Sia il presidente di Confindustria che il parroco sapevano di essere presenti nel quadro, avendolo visto ben prima dell’esposizione. Nel frattempo la storia ha fatto il giro del mondo.

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