Charlotte

Giornalista neozelandese
incinta aiutata dai talebani

di Serena Nuzzaco

A Charlotte Bellis ha chiesto per 59 volte di ottenere un via libera d’emergenza per rientrare nel suo Paese, ma le regole per il Covid le hanno sbarrato la strada

Charlotte
Fonte: la Repubblica

Charlotte Bellis, collaboratrice del New Zeland Herald e inviata di Al Jazeera, è stata protagonista di una spiacevole vicenda. Ha scoperto di essere incinta del compagno a Doha (Qatar), nella sede della tv. Dato che lì è illegale avere figli senza essere sposata, Charlotte ha deciso di licenziarsi e rientrare in Nuova Zelanda. A causa delle regole anti-Covid però, ciò non è stato possibile. L’inviata si è poi rivolta ai suoi contatti tra i funzionari talebani, che l’hanno aiutata e le hanno consigliato di non rivelare di non essere sposata.

Lei stessa aveva in precedenza denunciato la condizione delle donne a Kabul ma ha poi dichiarato: “Io stessa avevo attaccato i talebani per il trattamento alle donne e adesso mi trovo a criticare il mio Paese”. Le regole della Nuova Zelanda per chi rientra dall’estero sono molto rigide, e comprendono anche una quarantena di dieci giorni in hotel o carceri gestiti da militari. Bellis ha dichiarato di aver inviato alle autorità neozelandesi 59 domande per ottenere un via libera “d’emergenza”, senza risposta.
La giornalista e il compagno hanno deciso di provare con il Belgio ma anche lì non si sono potuti trattenere, non essendo lei residente. L’’unico Paese per il quale avevano visti validi era l’Afghanistan. La giornalista, che dovrebbe partorire a maggio, non è ancora riuscita a tornare nel suo Paese.

A detta di Chris Bunny, capo del Sistema di isolamento e quarantena, la domanda della giornalista è stata respinta perché non soddisfaceva il requisito della partenza entro 14 giorni. Il ministro neozelandese per l’emergenza Covid, Chris Hipkins, ha chiesto un’indagine sul suo caso.

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