Lo strappo polacco dall’UE:
prima le leggi nazionali

di Francesco Maria Ventrella

La Corte Costituzionale polacca ha stabilito che ogni legge europea deve essere conforme alla legge nazionale per essere applicata. La decisione, è stata adottata in seguito a un quesito del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki.  La Polonia con questo atto non riconosce più la supremazia delle leggi europee su quelle polacche, che è uno dei principi fondanti su cui si basa l’Unione Europea. Infatti secondo i giudici gli articoli 1 e 19 del Trattato Ue sono incompatibili con la Costituzione della Polonia. Si tratta dell’ennesima contesa giudiziaria che dura da anni tra l’UE e la Polonia, che dopo le ultime elezioni del 2017, vinte dal partito di estrema destra Diritto e Giustizia, ha preso una deriva semiautoritaria. Per la maggioranza degli esperti internazionali, il governo polacco ha compromesso in modo pesante la magistratura e l’indipendenza dei tribunali, nominando giudici scelti direttamente dal Governo.

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