Oggi primo voto al Quirinale
ma non c’è alcuna intesa

di Carmen Palma

È agli sgoccioli il conto alla rovescia per il primo voto per eleggere il Presidente della Repubblica. Si vota alle 16,41 di oggi, ma l’intesa tra i partiti è ancora lontana. Il ritiro di Berlusconi ha lasciato il centrodestra senza candidati, la rosa di nomi papabili di annunciata da Matteo Salvini non è stata ancora svelata. Appare del tutto evidente che nelle urne saranno depositate molte schede bianche e che il quorum non sarà raggiunto.. Intanto, il segretario del Pd Enrico Letta ha chiesto agli altri partiti di fare un passo indietro sull’ipotesi Mario Draghi: “È una risorsa preziosa, è il nostro compito preservarlo”. Anche Salvini vorrebbe vedere Draghi mantenere il suo status di Presidente del Consiglio. Il nome di Draghi fa discutere anche Italia Viva e Cinque Stelle. “Al Quirinale non si va contro i partiti, ma con un’inziativa politica – ha dichiarato il leader di Iv, Matteo Renzi, all’ANSA – e penso che la candidatura di Draghi, ammesso che abbia una propria strategia, possa stare in piedi solo se ha questo elemento politico. Draghi ha salvato l’Italia, va bene a Palazzo Chigi, va bene al Colle, non possiamo permetterci di perderlo. O gioca centravanti, o gioca in porta, ma deve giocare”.  Giuseppe Conte, invece, ha sostenuto di “non porre veti”. Tra le altre proposte, è spuntato il nome del fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, che secondo il Pd ha “il profilo di presidente ideale”. Carlo Calenda, leader di Azione, insiste, invece, sul nome di Marta Cartabia al Quirinale. I giochi sono aperti così come le urne.

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