L’UE è quasi pronta al riarmo:
a giugno il vertice decisivo

di Daniela Primiceri

Raggiunto accordo parziale sull’aumento della difesa. Il summit di inizio estate, dopo il vertice Nato, sarà decisivo

Il vertice europeo ha presentato ieri il piano sulla difesa e il riarmo: il Libro Bianco con “l’orizzonte 30” e il ReArm Europe. I 27 per la prima volta ne hanno discusso in modo compatto e organico anche se le posizioni dei vari leader rimangono divergenti. Il Consiglio europeo ha adottato conclusioni anche sulla migrazione.

Ciò che trova d’accordo tutti gli Stati è l’esigenza di “accelerare i lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell’Europa entro i prossimi cinque anni” chiedendo al Consiglio di “proseguire sulle relative opzioni di finanziamento”.

Il nome del ReArm verrà modificato, come chiedono Spagna e Italia. Il piano prevede, secondo quanto ha dichiarato Ursula Von der Leyen, “di finanziare anche le infrastrutture, la mobilità militare, il cyber, elementi sulla comunicazione”.

La partita al Consiglio Europeo dovrebbe chiudersi a giugno quando gli alleati dovranno aumentare il target di spesa al 3% anche se alcune parti del ReArm dovrebbero essere realizzate prima.

Uno degli aspetti spinosi è il “buy European” spinto dalla Francia per dare nuova energia all’industria europea. Le posizioni si dividono tra chi vorrebbe includere anche gli Usa nel fondo da 150 miliardi e chi vorrebbe una catena del valore più aperta.

Secondo il presidente francese Emmanuel Macron “abbiamo ormai una strategia per riarmare pienamente l’Europa, riequipaggiarci, ritrovare pienamente la nostra indipendenza nei cinque anni a venire”.

Von der Leyen è fiduciosa: “Per l’Europa sono giorni decisivi”.

 

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