(Foto: Rai News)
La donna, 74 anni, è uscita dal Policlinico di Bari dopo qualche giorno di ricovero. Ad attenderla, i due figli con un mazzo di fiori. Nella zona del crollo, intanto, il vento ha sollevato polvere e frammenti della palazzina
«Sono stata miracolata, mi ha guardato mio marito: gridavo aiuto, ma pensavo di dover morire». Sono le parole di Rosalia De Giosa, la donna di 74 anni sopravvissuta al crollo della palazzina in via De Amicis e dimessa ieri dal Policlinico di Bari. Rimasta intrappolata per oltre 26 ore tra le macerie nel quartiere Carrassi, è stata estratta e salvata dai vigili del fuoco giovedì sera. Dopo qualche giorno di ricovero nel reparto di chirurgia d’urgenza, è uscita dall’ospedale dove è stata accolta dai suoi due figli che la attendevano con un mazzo di fiori. Rosalia De Giosa dovrà osservare qualche altro giorno di riposo e indossare un tutore.
Il forte vento che da ieri soffia sul capoluogo, intanto, ha sollevato polvere e frammenti. Il Comune di Bari ha chiesto e ottenuto dalla Procura l’autorizzazione ad accedere all’area del crollo, attualmente sotto sequestro: insieme alla Protezione Civile, gli operatori comunali hanno gettato acqua sulle macerie con l’obiettivo di tenere basse le polveri. I vigili del fuoco, invece, sono impegnati a «impacchettare» ciò che resta della palazzina crollata attraverso l’impiego di teli polietilene antipolvere. Le operazioni proseguiranno in giornata.
Le macerie saranno poi analizzate per esaminare i materiali di costruzione e individuare, così, i punti di cedimento. Saranno campionati gli elementi strutturali dell’edificio. Nelle prossime ore, infine, dovrebbe arrivare l’esito degli esami dell’Arpa sull’eventuale presenza di amianto.