Uccise a pugni un assicuratore
a Santeramo: via al processo

di Antonio Solazzo

Francesco Bradascio è finito a giudizio dinanzi alla Corte d’Assise di Bari per la morte del 71enne Luigi Labarile. L’accusa è di omicidio volontario aggravato

Sarebbe entrato nella sede di un agenzia assicurativa di Santeramo chiedendo di usare il bagno ma, al rifiuto del titolare, il 71enne Luigi Labarile, lo avrebbe aggredito e colpito con ferocia al volto e al corpo provocandone la morte.

Francesco Bradascio, 49 anni, è così finito a giudizio dinanzi alla Corte d’Assise di Bari con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Come si legge nel capo di imputazione, l’uomo avrebbe colpito in maniera prolungata la vittima, provocandone la morte. Sulle prime era stato accusato di omicidio preterintenzionale: si pensava, infatti, che Labarile fosse morto per un colpo alla testa, in seguito una caduta. L’accusa, però, è stata poi riqualificata in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà dei futili motivi.

Bradascio è affetto da seminfermità mentale. Ieri, nel corso dell’udienza, sono stati ascoltati sia il medico legale che ha eseguito l’autopsia, Davide Feronelli, sia il responsabile del centro igiene mentale di Santeramo che – in passato – aveva avuto in cura l’indagato. Nel processo si sono costituiti parte civile la moglie e le due figlie di Labarile, assistite dall’avvocato Giovanni Moramarco. La prossima udienza è fissata per lunedì 12 maggio.

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