È indagato nell’inchiesta Ultrà
Emis Killa rinuncia a Sanremo

di Dalila Scagliusi

(Foto: Wired)

Il cantante è coinvolto nell’indagine che ha portato a 19 arresti nelle tifoserie delle curve milanesi

Daspo per Emiliano Rudolf Giambelli, in arte Emis Killa, il rapper indagato per associazione a delinquere dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta “Doppia curva” della Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo quanto disposto dal questore, il rapper non potrà assistere alle partite di calcio per i prossimi tre anni a causa del suo legame con il direttivo della Curva Sud Milano rossonera.

Il coinvolgimento di Emis Killa nell’inchiesta sui legami tra la criminalità organizzata e gli ambienti delle tifoserie calcistiche milanesi era emerso già nelle prime battute delle indagini.

Secondo la procura, Giambelli era in strettissimi rapporti con il capo ultrà rossonero Luca Lucci, detto “la Belva”, in carcere per traffico di sostanze stupefacenti e tentato omicidio. Proprio a causa di questo legame, lo scorso 30 settembre, la polizia aveva perquisito la casa a Vimercate del rapper, trovando sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40 mila euro in contanti.

Non è la prima volta che il nome di Emis Killa finisce sotto i riflettori per ragioni non musicali. Lo scorso aprile il rapper era stato identificato durante un pestaggio ai danni di uno steward allo stadio Meazza, dove si giocava la partita Milan-Roma.

Non proprio un bel biglietto da visita per Sanremo. Il rapper , infatti, avrebbe dovuto prendere parte alla 75esima edizione del Festival della canzone italiana, al via l’11 febbraio, ma ha preferito rinunciare a causa delle indagini in corso.

“Dopo 15 anni di carriera ero pronto ad affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare” ha scritto Killa in un post su Instagram.

 

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