Ha un nome e cognome il colpevole dell’omicidio di Francesco Dogna, ucciso a colpi di coltello lo scorso 7 gennaio nella cucina del suo appartamento a S. Spirito con 85 fendenti. Il 42enne Antonio Rizzi, con precedenti per reati contro il patrimonio e maltrattamenti in famiglia, è stato fermato nella serata di lunedì 13 gennaio e ha confessato l’omicidio. Secondo quanto riportato nel decreto di fermo, Rizzi mirava ad ottenere del denaro da Dogna a causa delle difficoltà economiche in cui versava. Da questa richiesta deriverebbe il movente dell’omicidio. Dogna e Rizzi si conoscevano da oltre 10 anni, ma del rapporto tra i due era la famiglia della vittima non era a conoscenza. Dogna avrebbe confidato al alcuni suoi amici, in passato, di una sua frequentazione sia con un uomo di malaffare e presumibilmente legato alla criminalità organizzata del quartiere Japigia di Bari, sia con un tossicodipendente che avrebbe voluto aiutare per superare la sua dipendenza. Nelle prossime ore si svolgerà l’udienza di convalida del fermo a carico di Antonio Rizzi, attualmente detenuto in carcere a Bari.
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