Ancora caos e tensioni sulla manovra di bilancio con maggioranza e opposizioni che non riescono a trovare un accordo sui tempi di esame e approvazione della legge. Questo è ciò che è emerso nella giornata di ieri, alla fine della riunione dei capigruppo alla Camera.
La commissione Bilancio è riconvocata per le 15 di oggi, persa la speranza di trovare un accordo in mattinata. Alle 10 i deputati si ritroveranno in aula per ascoltare le comunicazioni della premier Giorgia Meloni. Un programma serrato per riuscire ad approvare il testo entro venerdì. Subito dopo è prevista la corsa al Senato per l’approvazione definitiva, che però potrebbe arrivare solo il 28 dicembre, proprio a causa dei ritardi accumulati.
Intanto la Finanziaria ha modificato un po’ il suo volto, in seguito ad alcuni emendamenti approvati in commissione. Saltato l’aumento dei pedaggi autostradali dell’1,8% e dietrofront sull’aumento di stipendi dei ministri non eletti, ridimensionato in un rimborso per le trasferte per i non residenti a Roma.
La revisione di questo emendamento è arrivata in seguito alle sollecitazioni del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che, a suo dire, ha voluto evitare la polemica. “La cosa è giusta? Non penso perché non ha particolare senso che il ministro degli interni o della difesa debbano avere un trattamento diverso rispetto ad un loro sottosegretario, ma non è mai importato finora, nè a me nè ai miei colleghi”.
La posizione di Crosetto è stata condivisa anche dalle opposizioni.