“Era stato ricoverato con febbre e anemia, ma adesso sta bene”: lo afferma Spartaco Sani, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale San Luca di Lucca, dove un paziente con sospetta sintomatologia del virus che in Congo ha già fatto 30 morti era stato ricoverato a novembre.

L’uomo, un cinquantenne, lavora nel Paese africano proprio a 700 km dalla zona di Panzi dove settimane fa sarebbe scoppiato il focolaio. Al suo ritorno in Italia avrebbe iniziato a manifestare sintomi influenzali potenzialmente riconducibili alla malattia, ma quando era stato ricoverato il 22 novembre “non era ancora noto il focolaio in Congo”, ha chiarito la Asl Toscana nord ovest.

“Solo per scrupolo era stato ricontattato per accertamenti, ma ad oggi non c’è nessun pericolo di contagio”: è stato chiarito dall’ospedale.

L’azienda sanitaria ha informato d’aver effettuato un lavoro di verifica a 360 gradi, e dai risultati non sarebbero per il momento emersi profili di rischio.