Tampone o quarantena per chi arriva dall’estero. Il presidente: «Difendiamo la normalità costata 134mila morti»
Fino al 31 gennaio tampone obbligatorio per chi arriva in Italia e, per i non vaccinati, sarà inoltre necessaria la quarantena. A stabilirlo è un’ordinanza adottata martedì scorso dal Governo. La decisione ha fatto storcere il naso alle istituzioni europee, poiché le misure di prevenzione riguarderanno anche i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione. La Commissione UE ha infatti evidenziato l’esigenza di adottare limitazioni che siano «proporzionate, giustificate e di breve durata».
Dopo la proroga dello stato di emergenza a fine marzo, l’esecutivo nazionale ha introdotto le misure per regolare i rientri nel Paese e contenere i contagi, in vista delle feste natalizie. A pesare nella determinazione è stata l’incidenza della variante Omicron sui nuovi casi positivi, che per ora in Italia è «solo dello 0,19%, mentre dilaga all’estero» ha spiegato il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il capo dell’esecutivo nazionale ha respinto così le perplessità avanzate da Bruxelles. «Non c’è molto da riflettere – ha tagliato corto -. Questa stretta serve a difendere con le unghie e con i denti una normalità che l’Italia ha conquistato al prezzo di 134mila morti».
I contagi in aumento in tutta Europa spaventano, specie se si considera l’avvento del Natale e le rigide temperature, che impongono l’intrattenimento al chiuso (dove è più facile contrarre il virus). Draghi, ieri, durante il suo discorso alla Camera ha rimarcato la necessità di non abbassare la guardia e ha esortato chi non si è vaccinato a farlo quanto prima. «Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari e la nostra comunità – ha detto – e per continuare a tenere aperti l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora».