Alla Biennale di Venezia 2026
è Koyo Kouoh la nuova direttrice

di Antonio Solazzo

(Foto: Ansa)

«Con lei confermiamo di essere la casa del futuro»: sono le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, dopo la nomina di Koyo Kouoh a curatrice della 61esima Esposizione Internazionale d’Arte del 2o26.

Cinquantasette anni, nata in Camerun ma cresciuta in Svizzera, è la direttrice esecutiva dello Zeit Museum of Contemporary Art di Città del Capo. Il cda della Biennale di Venezia ha ufficializzato il suo incarico: sarà direttrice del settore Arti Visive con l’incarico di curare la mostra culturale internazionale in programma tra due anni.

«La sua nomina è la cognizione di un orizzonte ampio di visione. Il suo sguardo di curatrice, studiosa e protagonista nella scena pubblica incontr, infatti, le intelligenze più raffinate, giovani e dirompenti», spiega Buttafuoco. «È un onore e un privilegio seguire le orme dei miei illustri predecessori», commenta invece Kouoh. «Spero di creare una mostra che possa avere un significato per il mondo in cui viviamo attualmente e per il mondo che vogliamo costruire», chiude.

Koyo Kouoh vanta un ricco curriculum. Tra le sue mostre più significative c’è «Body Talk: Feminism, Sexuality and the Body in the Works of Six African Women Artists», presentata per la prima volta a Wiels, a Bruxelles, nel 2015.

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