La carnevalata del Ministero
tagliati i fondi a Putignano

di Dalila Scagliusi

(Foto: Carnevale di Putignano)

A poco più di 20 giorni dalle “Propaggini”, la celebrazione che, il 26 dicembre, dà il via al carnevale, il Ministero della Cultura, taglia i fondi per il Carnevale di Putignano. E così la burocrazia penalizza la storia locale.

Secondo il Ministero, infatti, il paese di Farinella avrebbe mentito sull’età del proprio carnevale. I 600 anni di storia e tradizione orale, riportati sulla carta di identità, esibita dalla Fondazione Carnevale in occasione dell’avviso pubblico per il riconoscimento di un contributo a sostegno dei carnevali storici d’Italia, non corrisponderebbero a verità. Per questo motivo, il Ministero ha declassato la manifestazione, relegandola dalla prima alla terza fascia e concedendo un finanziamento di soli 60mila euro per il 2024 (quasi 200mila euro in meno rispetto a quelli per il 2023).

La Fondazione che gestisce il carnevale, assieme al comune di Putignano, sostiene di aver fornito tutta la documentazione necessaria, “arricchita da ulteriori documenti che dimostrano la storicità tramandata tramite tradizione orale”. Tuttavia, non è stato sufficiente e il Carnevale putignanese è stato penalizzato rispetto ad altri carnevali italiani, come quello di Bacanal del Gnoco (Veneto) e Santhià (Piemonte), che hanno visto, al contrario, crescere il loro budget.

Il sindaco di Putignano, Michele Vinella, e il presidente della Fondazione, Danilo Daresta, si sono detti amareggiati per la scelta del Ministero, ma comunque pronti a festeggiare il Carnevale con lo stesso spirito degli anni passati.

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