Il Consiglio dei Ministri si schiera contro chi imbratta opere d’arte. Il CdM ha approvato, infatti, il disegno di legge presentato dal ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, sulle sanzioni per “deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Le multe andranno dai 20 ai 60mila euro per chi distrugge o deteriora un bene culturale e da 10 a 40mila euro per chi li deturpa o imbratta.
“Chi danneggia il nostro patrimonio artistico non può e non deve farla franca”, ha scritto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui social. Le misure del Governo mirano a disincentivare le azioni di protesta degli ambientalisti su statue, fontane e facciate di palazzi.
“Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi – ha detto il ministro Sangiuliano – il ripristino della facciata del Senato è costato 40mila euro”. Insomma, l’idea è che chi danneggia deve pagare in prima persona. “Sono sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base di denunce dei pubblici ufficiali”, ha detto Sangiuliano.
Il disegno di legge piace alla maggioranza. Sono arrivati, invece, i primi dubbi da sinistra, a partire da Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi-Sinistra, che parla di “governo forcaiollo”. L’ultimo episodio si era verificato lo scorso primo aprile a Roma, in piazza di Spagna, quando alcuni eco-attivisti avevano gettato del liquido al carbone vegetale nella Barcaccia del Bernini.