La società svizzera di servizi finanziari ha chiuso nel fine settimana l’accordo stilato per cercare di fronteggiare l’attuale crisi del sistema bancario
Ubs ha comprato la rivale Credit Suisse per 3,35 miliardi di dollari (3 miliardi di franchi). La società svizzera di servizi finanziari ha chiuso nel fine settimana l’accordo stilato per tentare di fronteggiare l’attuale crisi del sistema bancario, così da risolvere il caso prima della riapertura dei mercati. L’operazione sarà fatta senza l’approvazione degli azionisti e alla guida della nuova banca ci sarà l’amministratore delegato di Ubs, Ralph Hamers.
Tuttavia pare che l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs non convinca le Borse europee. Secondo quanto riportato da euronews, in apertura di seduta c’è stato un calo delle principali piazze europee: Piazza Affari a Milano, Francoforte, Parigi e Londra. A Zurigo, Credit Suisse avrebbe perso, in mattinata, oltre il 60%. Dato negativo anche per i titoli di Ubs, arrivati anche al -12%.
E se, come spiega Ansa, le autorità svizzere ci tengono a precisare che l’operazione «non è un salvataggio ma è una soluzione commerciale». La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato che: « Il settore bancario dell’area dell’euro è resiliente, con forti posizioni di capitale e di liquidità. In ogni caso la cassetta degli attrezzi della nostra politica è ben fornita per assicurare un supporto di liquidità al sistema finanziario se necessario, e per preservare una tranquilla programmazione della nostra politica monetaria».
La Banca centrale svizzera aveva già provato a intervenire, garantendo a Credit Suisse una liquidità di 54 miliardi di dollari e ora ci ritenterà la banca d’affari svizzera Ubs. La fusione tra le due banche, si legge nel comunicato di Credit Suisse, «dovrebbe essere completata entro la fine del 2023, se possibile».