“Il tema di quest’anno è: riprogrammiamo il nostro futuro. Noi quest’anno, più degli altri anni, vorremmo parlare di chiusura dell’Ilva. Non bisogna avere paura di parlarne”. Ha introdotto così il tema portante del documento politico che accompagna l’evento, l’attore Michele Riondino, direttore artistico del concertone del 1 maggio di Taranto. Assieme a lui nella direzione anche Roy Paci e Antonio Diodato.
“Si è parlato di ambientalizzazione dell’Ilva, che – ha osservato Riondino – è un termine che non esiste anche nel dizionario, si parla di decarbonizzazione senza conoscere la questione da un punto di vista tecnico e quindi di qualità dell’acciaio. Non si è mai parlato di chiusura, qui oggi noi parliamo di chiusura e lo facciamo anche con le istituzioni. Noi siamo per la chiusura ma ci rendiamo conto che non è possibile chiudere da un giorno all’altro. Bisogna cominciare a parlare di chiusura oggi per avviare un piano B. Il piano B è il piano della chiusura, che nessuno vuole affrontare ma nessuno deve temere. Se affrontata in certi termini, continuerà a dare posti di lavoro anche la chiusura”.
A condurre l’evento saranno Valentina Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera e Martina Dell’Ombra. Tutti gli artisti hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito. Il palco si troverà in direzione opposta rispetto agli altri anni e l’area è stata interamente recintata con transenne da cantiere per gestire in sicurezza eventuali situazioni di emergenza. Sul palco non ci sarà solo la musica, ma “saranno presenti – hanno spiegato gli organizzatori – le più importanti realtà in lotta su e giù per l’Italia: dai No Tav e No Triv ai No Tap”.
Tra gli altri, si esibiranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche Emma Marrone, Brunori Sas, Levante, Noemi, Vinicio Capossela, Mezzosangue, Irene Grandi, Ghemon, Teresa De Sio, Coma_Cose, Piotta, Luca De Gennaro, Modena City Ramblers, Lacuna Coil e Terraross.