Nordio secco sul caso Cospito:
“Non ritengo di revocare 41 bis”

di Francesco Maria Ventrella
Foto di: CorrieredellaCalabria.it

L’anarchico Alfredo Cospito è stato trasferito nel carcere di Opera a Milano. Era detenuto nel carcere di Sassari in cui rischiava la vita per gli oltre 40 kg persi per lo sciopero della fame e le condizioni in continuo peggioramento. “La tutela della salute di ogni detenuto costituisce un’assoluta priorità”, cosi il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha motivato il suo trasferimento. Ma Cospito resta al 41 bis. Nel comunicato finale del Consiglio dei ministri, si legge infatti che “per la parte di propria competenza”, Nordio “ritiene di non revocare il regime 41 bis” per Cospito.

“Lo Stato non si fa intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari”, ha rimarcato la presidente Giorgia Meloni.  Il legale di Cospito, aveva avanzato al Guardasigilli l’istanza di rivedere la misura che, tuttavia, sembra destinata a non essere accolta. Bisognerà invece attendere il 7 marzo per l’esame della Cassazione sul ricorso presentato dallo stesso avvocato. L’offensiva anarchica, intanto, non si arresta: a Milano due auto della polizia sono state incendiate con molotov. A Roma la stessa sorte è toccata a cinque auto della Tim.

Mercoledì 1 febbraio si terrà il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo dove sarà affrontato il tema delle recenti violenze anarchiche legate alla vicenda Cospito. Non sarà tuttavia in quella sede che saranno prese le decisioni riguardo al 41 bis per il detenuto.

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