Netta presa di posizione della presidente Ursula Von der Leyen, che si è espressa con toni duri sulla sentenza della corte costituzionale di Varsavia sul primato del diritto nazionale su quello europeo. La presidente ha dichiarato: “Non possiamo e non permetteremo che i nostri valori comuni siano messi a rischio. Li difenderemo con ogni mezzo a nostra disposizione”, ribadendo azioni a riguardo. Immediata la replica del premier polacco Morawiecki: “Respingo la lingua delle minacce e delle imposizioni. Non sono d’accordo che dei politici minaccino e terrorizzino la Polonia”. In questa difficile situazione le opzioni della Commissione sono tre: la procedura di infrazione, non estranea a Varsavia, il meccanismo di condizionalità, che congelerebbe i fondi, compreso il Recovery, e la procedura dell’articolo 7, che priverebbe la Polonia dei diritti dell’adesione mantenendo gli obblighi.
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