Il leader di Azione chiama a raccolta FdI, Forza Italia, Più Europa e un pezzo del Pd. L’obiettivo della premier è frenare la Lega. Intesa anche su riforma Giustizia e premierato

Il gruppo dei “volenterosi” è una formula pro-riarmo a sostegno all’Ucraina e a conferma della fedeltà atlantica. Un’intesa in cui potrebbero convergere Forza Italia, Più Europa e un pezzo del Pd: è la proposta politica avanzata dal leader di Azione Carlo Calenda durante il congresso di sabato mattina con la quale intende “costruire un’alternativa ai populismi di destra e sinistra”.

Al congresso di Azione ci sono stati gli applausi della premier Giorgia Meloni e gli abbracci tra Calenda e Crosetto, segni di un dialogo aperto e di un “corteggiamento” tra la Presidente del Consiglio e il leader di Azione. L’asse con Calenda garantirebbe una sorta di “cuscinetto” politico per Fratelli d’Italia che al momento è fortemente ostacolata dalla Lega di Matteo Salvini sulla questione del riarmo. L’intesa riguarderebbe anche altre questioni come il nucleare, la riforma della Giustizia e alcuni punti sul premierato.

Alla possibile alleanza ha strizzato l’occhio Forza Italia mentre la Lega ha sostenuto che nel centrodestra non ci può essere spazio per Calenda da sempre schierato con il centrosinistra.
Giovanni Donzelli, il responsabile organizzazione di Fdi, ha dichiarato a “Repubblica” che “Con Calenda si può dialogare, a partire dalle Marche” (dove si svolgeranno le elezioni regionali).

Proprio in tema di elezioni di Regionali, Calenda ha stretto diverse alleanze: nelle Marche appoggerà Francesco Acquaroli di Fdi, in Toscana e in Puglia starà con il centrosinistra di Giani e Decaro.

Nonostante le diverse intese, Calenda è pronto a portare avanti il progetto dei “volenterosi”. A chiusura del suo congresso ha detto: “A un certo punto i grandi Paesi ci diranno: ok Italia, c’è la piazza di Conte, di Salvini e di Schlein ma voi con chi state? Rimane un gruppo di volenterosi”.