(Foto: Ansa)
Allo scrittore il riconoscimento dell’amministrazione barese per essere “una voce libera e potente, capace di costruire mondi e di svelare i meccanismi del razzismo e della discriminazione, che chiamano in causa ognuno di noi”
“Sono contento e lo trovo molto simpatico da parte di Bari. Sono onorato”: così Tahar Ben Jelloun, scrittore francomarocchino ospite a Bari per il Bif&st, ha commentato ieri mattina la decisione dell’amministrazione di donargli le chiavi della città.
La cerimonia si è poi svolta nel pomeriggio, nella sala consiliare del Palazzo di Città a Bari. A consegnargli le chiavi della città, il sindaco Vito Leccese. Presenti anche il direttore artistico del festival di cinema Oscar Iarussi e la presidente di Apulia Film Commission – che da quest’anno è proprietaria del marchio “Bif&st” – Annamaria Tosto.
Attivo in letteratura dal 1973, Ben Jelloun ha scritto di immigrazione, ricerca dell’identità e razzismo, mischiando la tradizione orale del mondo arabo con i moduli della letteratura contemporanea: queste sue caratteristiche sono i motivi che hanno accompagnato il premio. Nel consegnargli le chiavi, Leccese ha dichiarato che l’amministrazione riconosce nello scrittore “una voce libera e potente, capace di costruire mondi e di svelare i meccanismi psicologici e culturali del razzismo e della discriminazione, che chiamano in causa ognuno di noi”. Ha poi aggiunto che il dono “simboleggia la volontà di accogliere ed essere accolti, di ospitare ed essere ospitati: accettarne l’offerta, di conseguenza, significa ‘legarsi’ alla città. Il desiderio dell’amministrazione comunale, perciò, è che qui Tahar Ben Jelloun, d’ora in avanti, possa sentirsi pienamente a casa”.