“Siamo salvi per miracolo”: parla
l’ingegnere del palazzo crollato

di Dalila Scagliusi

Stefano Simone, direttore dei lavori di risanamento strutturale, era nel cantiere quando l’edificio di via Pino, nel quartiere Carrassi, è imploso

“Ci siamo salvati per miracolo. Quando ho capito che la situazione stava precipitando, mi sono attaccato ai citofoni, ho suonato a tutti, c’era anche una signora con un bambino che dormiva” ha raccontato Stefano Simone, ingegnere e direttore dei lavori di risanamento strutturale del palazzo crollato in via Pinto 6 a Bari, nel quartiere Carrassi, il cinque marzo.

Simone si trovava lì quando in pochi secondi l’edificio è imploso, riducendo in macerie cinque piani e 26 unità immobiliari.

“Siamo contenti che non ci siano stati morti”, ha commentato dopo il salvataggio di Rosalia De Giosa, la 74enne estratta viva dalle macerie del palazzo dopo 26 ore dal crollo.

L’ingegnere, insieme all’amministratore di condominio, all’azienda Dell’Aera (che si era aggiudicata i lavori di messa a nuovo del palazzo per 550mila euro) e agli altri professionisti che avevano messo a punto il progetto di ristrutturazione, è destinatario di una richiesta di risarcimento dei danni da parte degli abitanti della palazzina.

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