Investe i pedoni e poi si uccide:
due morti in strada a Mannheim

di Daniela Primiceri

Ennesimo attentato in Germania, due morti e 11 feriti. L’attentatore era un 40enne con tendenze naziste

Due persone sono morte e altra 11 sono rimaste ferite travolte da un’auto lanciata a forte velocità lungo la strada dello shopping di Mannheim in Germania tra le bancarelle di Carnevale: l’attentatore, un tedesco di 40 anni, Alexander S., si è poi tolto la vita sparandosi un colpo in bocca davanti ai poliziotti che stavano per arrestarlo. Le due vittime sono un uomo di 54 anni e una donna di 83, entrambi morti sul colpo.

Secondo una prima ricostruzione l’automobilista ha percorso circa 500 metri in quella strada per poi puntare verso i pedoni. Un tassista che, ha assistito all’attentato, si è lanciato con la  sua auto all’inseguimento dell’auto dell’attentatore riuscendo a bloccarla. L’uomo ha quindi proseguito la sua fuga a piedi ed ha anche esploso un colpo contro il tassista.  Dopo circa 20 minuti però è stato arrestato dalla polizia. Ed è stato davanti agli agenti che l’uomo si è sparato un colpo in bocca.

Secondo le dichiarazioni del Ministro dell’Interno Thomas Strobl, non si hanno certezze su una possibile motivazione di tipo religioso o politico e potrebbe potrebbe aver influito la personalità dell’uomo. Tuttavia secondo un’ipotesi accreditata dal procuratore Romeo Schüssler si è appreso che l’attentatore aveva un “quadro di malattia mentale”e  aveva anche manifestato tendenze naziste.

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