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Condannato anche in appello l’ex direttore generale per l’omicidio della psichiatra Paola Labriola. La dottoressa fu accoltellata a Bari nel 2013 da un paziente tossicodipendente
Tre anni e sei mesi di reclusione per l’ex direttore generale della Asl di Bari Domenico Colasanto: la Corte d’Appello di Bari, presieduta da Francesca La Malfa, conferma la condanna del primo grado per l’omicidio della psichiatra barese Paola Labriola. La dottoressa fu uccisa il 4 settembre 2013 con 57 coltellate da un paziente tossicodipendente.
Per la Corte d’Appello Colasanto è colpevole di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione di infortuni sul lavoro. Secondo i magistrati, ha trascurato la sicurezza della struttura in cui la vittima lavorava, contribuendo così al suo decesso. Assolti invece gli altri due imputati, l’ex funzionario della Asl Alberto Gallo e l’allora segretario di Colasanto, Antonio Ciocia. Gallo è stato prosciolto per prescrizione. Ciocia, invece, perché il fatto non sussiste.