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Il 24 febbraio 2022 la Russia è penetrata nella regione del Donbass. Oggi un minuto di silenzio a Bruxelles. L’intesa tra Putin e Trump spaventa l’Europa
Tre anni fa le Forze armate russe hanno invaso l’Ucraina, con un attacco a sorpresa sui fronti nord, est e sud del Paese.
La Russia ha creduto di poter ottenere una vittoria militare entro poche settimane, ma la resistenza ucraina ha permesso a Kyev, Kharson e Kharkiv di respingere l’invasore, al costo però di ingenti perdite anche fra i civili. L’offensiva russa era stata preceduta nella primavera precedente da un ammassamento di forze militari al confine per volere del presidente Vladimir Putin, che temeva l’ingresso dell’Ucraina nella Nato a seguito di esercitazioni militari.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi celebra “tre anni di eroismo e resistenza”, come ha scritto su un post sui propri social. Alcune rappresentanze dell’Unione Europea – come la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Còsta – sono oggi a Kyev per rimarcare la solidarietà e la vicinanza dell’Ue al Paese ucraino. Assenti Giorgia Meloni e Emmanuel Macron. A Bruxelles i ministri degli Esteri hanno tenuto un minuto di silenzio.
Durante la conferenza stampa del 25 febbraio 2024, Zelensky ha precisato che nel conflitto russo-ucraino i russi rimasti uccisi sono complessivamente 180mila. Se si tiene anche conto di feriti e dispersi il bilancio complessivo salirebbe a 500mila circa. Lo Stato maggiore delle forze armate russe ne conta oltre mezzo milione.