Vertice Russia-Usa sull’Ucraina
a Riad assente (per ora) l’Europa

di Antonio Solazzo

(Foto: Il Manifesto)

L’incontro è durato quattro ore e mezzo. In Arabia Saudita, il segretario americano, Marco Rubio, ha aperto alla presenza dei leader europei. Soddisfatti sia il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, sia il presidente americano, Donald Trump. Furioso Zelensky

È cominciata a Riad, in Arabia Saudita, la trattativa tra Russia e Stati Uniti per discutere della tregua in Ucraina. Il vertice, durato quattro ore e mezza, si è tenuto senza l’Europa che, però, potrebbe presto sedersi al tavolo dei negoziati: il segretario di Stato americano, Marco Rubio, si è detto infatti disponibile alla presenza dei leader europei e ha aperto a un nuovo scenario nei colloqui di pace. «L’’Unione Europea ha imposto sanzioni contro la Russia. A un certo punto, dunque, dovrà sedersi al tavolo negoziale», ha dichiarato. Dal vertice, come sottolineato da Rubio, è emersa la necessità di nominare «un team di alto livello per lavorare per la fine del conflitto in modo che sia duraturo e accettabile a tutte le parti coinvolte». Il segretario americano, dopo l’incontro, ha chiamato gli omologhi di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, oltre alla vicepresidente della Commissione europea, Kaja Kallas.

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha riferito che l’America ha iniziato ad ascoltare meglio le posizioni di Mosca, dimostrando una svolta nelle relazioni e un disgelo tra Usa e Russia. La priorità, ora, è la fine dell’isolamento e l’eliminazione delle sanzioni. È stata dura, invece, la replica del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: «Si parla di Ucraina senza Ucraina», ha dichiarato il premier. Una presa di posizione chiara che apre alla necessità di coinvolgere Kiev nei dialoghi per raggiungere la tregua.

È intervenuto dalla Florida, invece, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il tycoon si è definito soddisfatto dai colloqui e deluso dalla reazione di Zelensky e degli ucraini: «Siete stati là per tre anni, avreste potuto porre fine alla guerra, non avreste mai dovuto iniziarla». Entro la fine di febbraio, il leader americano potrebbe incontrare il presidente russo, Vladimir Putin.

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