Le italiane falliscono la rivincita e lasciano la corsa per la Coppa. Questa sera la Juventus contro il PSV
(Foto La Gazzetta dello Sport)
Martedì nero per le italiane in Champions League: Milan e Atalanta hanno perso il treno della rivincita e hanno lasciato il passo a Feyenoord e Bruges. Troppi errori per i Diavoli di Conceincao, fermi sull’1-1, e un gioco stanco degli uomini di Gasperini, travolti da un sonoro 3-1.
Per il Milan, diciamolo, la partita è iniziata sotto i migliori auspici. Dopo 40 secondi un colpo di testa di Gimenez, nato nel caos dell’area di rigore avversaria, ammutolisce la tifoseria dei suoi vecchi compagni di squadra. Quasi poetico, se non fosse che da quel momento i rossoneri non sono più riusciti a trovare la porta, nonostante alcune azioni interessanti. Il punto di svolta, però, è arrivato al 50esimo minuto, quando Theo Hernandez ha ricordato la sua vecchia vocazione di attore, simulando un fallo nell’area di rigore avversaria, dimostrando a tutto il mondo di non poter aspirare all’Oscar. Il giocatore, già ammonito, si è preso, dunque, un secondo giallo e ha lasciato la sua squadra in 10 uomini. Milan non è riuscito a contrastare l’avanzata del Feyenoord che ha trovato il gol, al 73esimo, con Carranza.
Anche per l’Atalanta la giornata non è stata clemente. Provata dagli impegni della Seria A e rallentata da alcuni infortuni, la squadra ha perso il suo smalto. Un vero peccato, perché l’Atalanta che ieri si è fatta “massacrare” dal Bruges (una squadra non tra le più temibili), è riuscita a sperare con un gol di Lookman, al 46esimo, su una partita che però era già sul 3-0. Pesano sul risultato il rigore sbagliato e il gol annullato di Retegui.
Questa sera la Juventus, forte della vittoria all’andata, alle 21 sfida il PSV.