Bimba sbranata da un cane
scatta l’accusa per il padre

di Daniela Primiceri

Il 25enne è risultato positivo all’hashish e ora è indagato per omicidio colposo. Esaminati i filmati di videosorveglianza della casa mentre il pitbull, sprovvisto di microchip, non ha nessuna traccia organica della piccola tra i denti

Il padre di Giulia, la bambina di 9 mesi sbranata dal pitbull di famiglia ad Acerra, è indagato per omicidio colposo: l’uomo è risultato positivo agli esami tossicologici che hanno rilevato la presenza di hashish. É  invece negativo a cocaina e oppiacei.

Il 25enne non avrebbe sorvegliato adeguatamente la bambina e pertanto i carabinieri, coordinati dalla procura di Nola, stanno esaminando i filmati di videosorveglianza dell’abitazione per accertare che il padre, nei minuti in cui si è consumata la tragedia, stesse davvero dormendo. L’assenza della madre della piccola invece  non è messa in dubbio: la donna stava lavorando in una pizzeria di Acerra in attesa di finire il turno.

Intanto sono state effettuate alcune analisi anche su Tyson, il pitbull che era in famiglia da 8 anni, e su Laika, un meticcio che era con loro da 1 anno. Nelle feci e tra i denti del pitbull, che è risultato essere sprovvisto di microchip, non sono state trovate tracce di Dna della piccola.

Alcuni vicini di casa della famiglia residente nel quartiere di Ice Snai di Acerra hanno sottolineato più volte l’aggressività recidiva del cane che in passato aveva attaccato un cane di piccola taglia.

 

 

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