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I leader europei, invitati da Emmanuel Macron, si sono incontrati all’Eliseo. Sul tavolo i negoziati tra Kiev e Mosca con il ruolo centrale degli Usa. La premier italiana contraria all’invio di truppe
Si è parlato di sicurezza e del conflitto in Ucraina nel vertice tra le potenze europee che si è tenuto ieri a Parigi. I capi di governo di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca si sono incontrati all’Eliseo su invito del presidente francese Emmanuel Macron: sul tavolo la necessità di restituire voce all’Europa nei negoziati tra Kiev e Mosca, attualmente monopolizzati dagli Stati Uniti e dalla Russia. Al summit hanno partecipato anche Antonio Costa, presidente del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione e Mark Rutte, segretario generale della Nato.
I leader, però, non hanno ancora trovato una linea comune, soprattutto sulla questione dell’invio di truppe in Ucraina. Secondo quanto trapelato, la premier italiana Giorgia Meloni avrebbe definito «complessa e meno efficace» la possibilità di dispiegare soldati europei a Kiev. Per la presidente del Consiglio, infatti, non ci sarebbero garanzie di sicurezza, motivo per il quale avrebbe esortato a «esplorare altre strade», coinvolgendo gli Stati Uniti.
«L’Ucraina deve potersi difendere, non le può essere imposto nessun diktat. Non può accettare tutto ciò che le viene presentato, a nessuna condizione», ha dichiarato alla fine dell’incontro il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Credo che sia del tutto prematuro parlare di truppe di pace in Ucraina ora. Qui si discute sulla testa degli ucraini di trattative di pace che ancora non hanno avuto luogo, alla quale gli ucraini non hanno detto di sì e non si sono nemmeno seduti al tavolo. È del tutto irragionevole: è un dibattito sbagliato – ha concluso – perché non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti».
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha affidato ai social la sua posizione in merito al conflitto tra Russia e Ucraina. «Abbiamo ribadito che l’Ucraina merita la pace attraverso una posizione di forza, una pace rispettosa della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale, con forti garanzie di sicurezza. L’Europa si fa carico di tutta la sua parte di assistenza militare all’Ucraina», ha concluso.