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Il premier israeliano durante la conferenza stampa di Gerusalemme con il segretario di Stato americano Marco Rubio: “Vogliamo finire il lavoro”. Poi esalta Trump: “Il nostro più grande amico di sempre alla Casa Bianca”
Durante la conferenza stampa di Gerusalemme, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un ultimatum ad Hamas: “se tutti gli ostaggi israeliani non torneranno a casa fino all’ultimo, Israele scatenerà l’inferno”. Rievocando il devastante attacco sferrato dall’Idf in Iran il mese scorso, Netanyahu ha aggiunto: “Possiamo e vogliamo portare a termine il lavoro, col sostegno del presidente Trump”.
Congiuntamente, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha sottolineato che la liberazione degli ostaggi da parte del gruppo islamista “non è negoziabile”, e ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nel sostenere l’Idf. Parole seguite dall’invio di bombe “pesanti” (Mk-84) di matrice statunitense alle forze militari israeliane.
Netanyahu ha poi speso parole di elogio per il 47esimo presidente degli Usa: “Ha un modo di parlare chiaro e mai ambiguo. È il più caro amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”.