Un tarantino di 59 anni ha presentato una denuncia per aver scoperto di risultare legale rappresentante di una società di costruzioni
Quando ha provato a chiedere il reddito di cittadinanza ha scoperto di essere milionario. Protagonista (e vittima) della curiosa vicenda è un tarantino di 59 anni ospite in un Centro di accoglienza raggirato da tre imprenditori pugliesi indagati ora a vario titolo di truffa aggravata, sostituzione di persona e circonvenzione di incapace.
Era il 2021 quando l’uomo ha presentato la domanda per ricevere il reddito di cittadinanza. Ospite del centro di accoglienza gestito dalla Caritas frequentava la mensa dei poveri. Le sue aspettative sono rimaste deluse venendo a conoscenza di un’insospettabile condizione finanziaria: secondo gli accertamenti degli uffici in cui ha presentato la domanda è risultato legale rappresentante di una società che aveva incassato finanziamenti per oltre un milione di euro. L’uomo non ha potuto, quindi, far altro che presentare una denuncia per ristabilire la verità.
L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dai pubblici ministeri Lucia Isceri e Raffaele Graziano, ha fatto luce sulla singolare condizione dell’uomo: secondo quanto è stato stabilito un imprenditore tarantino di 52 anni avrebbe portato la vittima davanti a un commercialista di Martina Franca dove con un raggiro gli ha fatto firmare una serie di documenti che lo hanno nominato amministratore di una società di costruzioni meccaniche. Dopo aver realizzato una carta d’identità falsa intestata al senzatetto l’imprenditore avrebbe avviato contatti con banche e notai per chiedere finanziamenti milionari. L’uomo è indagato insieme ad altri due imprenditori: un 39enne di Grottaglie e un 74enne di Taranto.