(Foto: La Gazzetta dello Sport)
Tra Jovanotti e il Papa, al via la prima serata del Festival. E Carlo Conti brilla col 65% di share
Canzoni a ritmo serrato, niente monologhi tra un’esibizione e l’altra, no ad argomenti divisivi: via a Sanremo 2025. Carlo Conti – quest’anno conduttore per la quarta volta – fa quello che può per evitare polemiche. Quindi il conflitto palestinese nelle canzoni non si nomina, ma che nemmeno si accusi il festival di ignorare la questione. Ecco che si risolve con il duetto tra le due artiste – Noa, israeliana, e Mira Awad, palestinese con cittadinanza israeliana – sulle note della pacifista Imagine di John Lennon.
“Ricordatevi sempre: la musica come la vita si può fare in un solo modo, insieme”. le parole di Ezio Bosso hanno inaugurato la 75esima edizione del festival, appena prima di 10 secondi di un guasto audio; ma Carlo Conti è pronto a superare tutto e si è mosso con abilità nel resto della serata affiancato dai co-conduttori Antonella Clerici e Gerry Scotti. E chi temeva il confronto con Amadeus è stato accontentato: quest’anno la serata di apertura ha registrato più del 65% di ascolti.
Sanremo dà un’immagine rassicurante e nostalgica dell’Italia e la scaletta di quest’anno è perfettamente in linea con questa visione: Jovanotti-Ferrero Rocher che unisce gli animi, e il videomessaggio del Papa che ricorda (a metà serata di un festival pop) che la musica è strumento di pace.