Foto: La Stampa

Accoltella la moglie a Venaria:
è un altro delitto annunciato

di Antonio Solazzo

(Foto: La Stampa)

La vittima si chiamava Cinzia D’Aries. Pietro Quartuccio, 58 anni, l’ha colpita sabato sera con almeno cinque coltellate e poi ha cercato di togliersi la vita. Una lunga storie di violenze domestiche. Quarto femminicidio in due mesi nella provincia di Torino

Ha colpito la moglie con almeno cinque coltellate alla schiena e al petto, poi ha provato a togliersi la vita con un mix di sedativi e psicofarmaci: Pietro Quartuccio, 58 anni, ha ucciso sabato sera Cinzia D’Aries (56 anni) nella loro casa popolare, a Venaria, un comune a una decina di chilometri da Torino.

Secondo una prima ricostruzione, è stata la sorella di Quartuccio ad allertare i carabinieri dopo vari tentativi di contattare la coppia. Con l’aiuto dei vigili del fuoco, i militari della Compagnia di Venaria hanno fatto irruzione nell’abitazione e hanno trovato il corpo senza vita della donna sul pavimento del bagno. L’uomo, trovato nello stesso appartamento in stato confusionale, è stato  trasportato all’ospedale «Maria Vittoria», dove è ricoverato in condizioni critiche. È in stato di fermo Gli investigatori hanno recuperato l’arma del delitto, un coltellaccio da cucina (con la lama parzialmente ripulita).

«Prima o poi la ammazzo e la faccio finita»: Quartuccio avrebbe confidato le sue intenzioni tempo fa a una vicina di casa. Le liti fra i due coniugi, infatti, erano molto frequenti ma nessuno aveva mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo, in cura al centro di salute mentale, soffre di una grave patologia che lo ha costretto sempre più spesso alla sedia a rotelle. La coppia era seguita dai servizi sociali e, pochi giorni fa, si era presentata in municipio per chiedere un sostegno per alcune bollette non pagate.

«Gli episodi di violenza fisica e mentale nei confronti di mia zia – e non solo – sono stati tanti. Non è il primo, non è l’unico»: Cinzia d’Aries, nipote della vittima, ha parlato di precedenti e di violenze reiterate nel tempo. La giovane, 18 anni, ha fatto riferimento a numerosi episodi: «Anni fa è stato fermato dal Centro di Salute Mentale perché aveva provato ad ammazzare mia zia. A giugno, poi, le aveva fatto del male graffiandole la gola con una forchetta. Ci sono le prove, siamo andate dai carabinieri con foto e chat e abbiamo spiegato l’accaduto agli investigatori», ha proseguito. Ai carabinieri, però, non risultano denunce: «Lo aveva chiesto mia zia. Molte volte le situazioni familiari non sono così semplici, lei non si è mai azzardata a scappare perché aveva paura che lui si ammazzasse o che ammazzasse lei. Teneva tutto per sé perché, nella sua idea, non voleva far rischiare niente a nessuno», ha concluso la nipote della vittima.

Intanto, in provincia di Torino è scattato l’allarme femminicidi. Cinzia d’Aries, infatti, è la quarta vittima negli ultimi due mesi dopo Tiziana Mariangela Milani (Castellamonte, 70 anni), Antonella Tarabra (Moncalieri, 61 anni) e Maria Porunbescu (Rivoli, 57 anni). Questa sera alle 19 la comunità di Venaria scenderà in piazza per una fiaccolata di ricordo. «Osserveremo un momento di silenzio per dire, una volta di più, basta a qualsiasi forma di violenza verso una donna», ha dichiarato il sindaco, Fabio Giulivi. «Un momento di ricordo per Cinzia e le altre donne vittime di una furia cieca e possessiva. Quello che è successo è ingiusto e inaccettabile: abbiamo perso tutti e dobbiamo bloccare questa spirale di violenza», ha concluso il primo cittadino piemontese.

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