Tentò di uccidere la moglie
a Manfredonia: è ai domiciliari

di Vincenzo Avveniente

Il 48enne che aggredì la moglie a fine dicembre scorso ha ottenuto un’attenuazione delle misure cautelari, ma resta attivo il divieto assoluto di avvicinamento all’ex coniuge

L’uomo accusato di aver prima tentato di dar fuoco alla moglie e poi di investirla con auto ha lasciato il carcere e si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in attesa di giudizio. C’è un cambio di misura cautelare nell’ambito dell’ancora nebuloso caso di tentato femminicidio avvenuto la sera del 28 dicembre scorso a Manfredonia. Per l’indagato 48enne resta valido il divieto assoluto di avvicinamento verso la moglie. A scatenare l’aggressione sarebbe stata la difficile gestione di uno dei figli della coppia già separata da tempo.

L’attenuazione delle misure cautelari imposte all’uomo, richiesta dagli avvocati difensori avv. Vincenzo Cardinale e avv. Nicola Zecchillo, è stata concessa mercoledì scorso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Foggia. Le indagini per ricostruire la dinamica dell’aggressione sono ancora in corso, mentre negli scorsi giorni già il Tribunale della Libertà di Bari aveva annullato la misura cautelare relativa al tentato incendio. Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe prima versato benzina sulla porta d’ingresso di casa della donna per tentare di  investirla con l’auto: gli inquirenti sono al lavoro per far luce su un episodio che ha scosso la comunità sipontina.

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