Nell’idea “riviera vip” a Gaza
Trump cancella la Palestina

di Vincenzo Avveniente

Il tycoon si espone con una proposta shock: cacciare il popolo palestinese per ricostruire l’area martoriata dalla guerra. Netanyahu  appoggia l’idea e avanza l’ipotesi di sfollare senza l’aiuto dell’esercito statunitense

Un trasferimento del popolo di Gaza “in case più belle e zone più sicure” rinunciando alla loro terra e consegnandola agli Stati Uniti. È questa l’ultima proposta shock del presidente Donald Trump, ideatore della cosiddetta “riviera del Medio Oriente” con cui propone lo sfollamento degli 1,2 milioni di palestinesi dalla Striscia di Gaza in cambio della “libertà”. Una proposta rispedita al mittente dal portavoce di Hamas, Osama Hamdan: “Nessuno venderà questa terra – dichiara – invece di aiutare i palestinesi, Trump sta parlando di aiutare l’occupazione”.

L’idea della ricostruzione di Gaza in un maxi-resort per i ricchi del mondo è stata subito appoggiata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha sottolineato come la presa della Striscia possa compiersi anche solo con le forze israeliane. A correggere il tiro della sconvolgente proposta di Trump è stata la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, escludendo definitivamente lo schieramento di forze Usa e negando che questa eventuale spesa possa essere sostenuta dalle tasche degli americani. Lo stesso Trump, a poche ore dalla conferenza tenutasi tra martedì e mercoledì, ha poi spiegato di intendere uno spostamento di popolazione solo “temporaneo”. Nulla che possa però smuovere Hamas dalla propria posizione: “Questa nazione lotta per i suoi legittimi diritti da oltre 75 anni e non ci arrenderemo” ha ribadito il portavoce Hamdan.

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