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Via all’operazione Muro di Ferro: Netanyahu punta la Cisgiordania

di Antonio Solazzo

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Il primo ministro israeliano punta al nido di terroristi a Jenin. Hamas risponde e chiama la mobilitazione

La Cisgiordania entra negli obiettivi della guerra di Israele. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, infatti, ha annunciato l’operazione «Muro di Ferro» a Jenin: l’obiettivo è colpire il «nido dei terroristi» rifornito dall’Iran. Come riferito da fonti militari, è partita una serie di attacchi con droni contro le strutture utilizzate dai gruppi terroristici. La Palestina ha diramato un bilancio con almeno 9 vittime e 35 feriti.

Il piano è stato coordinato con l’Autorità nazionale palestinese che teme la presenza di Hamas in Cisgiordania. «Agiamo in modo deciso contro l’asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e in Samaria. E non finisce qui”, ha avvertito il premier Benjamin Netanyahu. Hamas, da Gaza, ha replicato e ribadito l’appello a una mobilitazione generale in Cisgiordania per «intensificare i combattimenti contro Israele in risposta all’offensiva militare dell’Idf».

Intanto, la tensione in Cisgiordania resta altissima. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, decine di coloni israeliani hanno assaltato i villaggi palestinesi di Jinsafut e al Funduq: sono volate pietre, è stato dato fuoco alle auto e si sono registrati tentativi di ingresso nelle abitazioni.

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