La causa legale intentata da Donald Trump contro il giornalista George Stephanopoulos si è chiusa con una soluzione monetaria di 15 milioni di dollari che l’emittente televisiva ABC News dovrà risarcire al tycoon.
È la fine di una controversia che ha avuto origine il 10 marzo 2024 quando, durante un’intervista con la deputata repubblicana Nancy Mace condotta da Stephanopoulos nel programma “This Week” trasmesso da ABC News, il giornalista aveva lanciato affermazioni diffamatorie nei confronti di Trump. George Stephanopoulos aveva infatti più volte ripetuto che Trump era “condannato per stupro” nel processo che però vedeva lo vedeva responsabile “solo” di abuso sessuale nei confronti della scrittrice E. Jean Carroll.
Negli Stati Uniti la differenza tra i due tipi di reato, entrambi connotati dalla mancanza di consenso, sta nel tipo di contatto fisico.
Inizialmente, subito dopo la causa di diffamazione, Stephanopoulos aveva dichiarato alla CBS che non si sarebbe lasciato “intimidire per non fare il mio lavoro a causa di una minaccia”. Ma il giornalista ha poi dovuto pagare: “Trump mi ha citato in giudizio perché ho usato la parola stupro, anche se un giudice ha detto che è successo davvero. Abbiamo presentato una mozione di archiviazione.”
L’accordo tra le parti è arrivato al fine di evitare un lungo processo. Parte della somma dei 15 milioni di euro verrà destinata alla creazione di una fondazione e di un museo che saranno associati al tycoon.
Questa è solo una di una serie di cause legali intentate da Trump che, con le sue vittorie, sta rafforzando la sua immagine politica. La prossima sarà la CBS News che è stata citata per “condotta ingannevole”.