Il Bilancio di previsione scopre le ferite interne alla maggioranza del governatore Emiliano in Puglia. Oggi la manovra passa al vaglio della prima commissione, quella al bilancio, a conclusione di due giornate difficili per il centrosinistra. L’esame del provvedimento finanziario è iniziato lunedì, ma l’approvazione è arrivata soltanto da tre commissioni su sei. Ieri l’ok in sesta commissione (Cultura) e le bocciature di quinta (Ambiente) e settima (Statuto) hanno riportato a galla fratture consolidate. Tra i voti contrari ci sono quelli di Mazzarano (autosospeso dal PD), Mennea (Azione ed ex PD), che non ha digerito l’ingresso in giunta di Fabiano Amati, e Tutolo (Per la Puglia), per divergenze sul piano per i Fondi di Coesione, mentre Di Bari (M5S) ha optato per l’astensione. Oggi lavori al via con l’audizione di parti sociali ed enti locali, poi sarà il turno dell’esame degli articoli: ma i 26 voti di cui ha bisogno Emiliano, al momento, non sembrano esserci.
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