Con quattro inchieste avviate nel corso del 2024 la Puglia è la quinta regione in Italia per corruzione. È il dato che emerge dal dossier “Italia sotto mazzetta” dell’associazione Libera che ha raccolto i numeri sulle inchieste per corruzione e concussione avviate dal 1° gennaio al 1° dicembre. Secondo quanto risulta dall’analisi delle notizie di stampa, i magistrati sono al lavoro su 48 casi che coinvolgono 588 indagati in tutta Italia (di cui 64 in Puglia). In un sistema definito “solido” tra i reati contestati ci sono il traffico di influenze illecite o la corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, ad esempio per false attestazioni di avvenute vaccinazioni o per titoli di studio. Ancora per voto di scambio politico-mafioso, turbativa d’asta ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per Francesca Rispoli, copresidente Libera, la matrice di un quadro “non esaustivo, ma significativo” può ricondursi anche “all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e liberalizzazione degli appalti”.
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