Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è atterrato in visita in Ucraina due anni dopo per confermare la sua vicinanza a Kiev. L’incontro di ieri con Volodymyr Zelensky è servito da occasione per ribadire la leadership europea della Germania nel sostegno a Kiev: a partire da dicembre Berlino invierà armi per 650 milioni di euro all’Ucraina. Resta però fermo il nodo sui missili a lungo raggio “Taurus” richiesti da Zelenky, ma Scholz ha ribadito il suo rifiuto poiché li ritiene “troppo pericolosi”. Altro fronte di aiuti per 725 milioni di dollari sono stati assicurati nella stessa giornata dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Mentre oggi e domani spazio ai lavori dei ministri degli esteri Nato, riuniti a Bruxelles, ma è stato già anticipato che non ci sarà “nessun accordo” per invitare l’Ucraina nell’Alleanza, come afferma una fonte alleata.
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