La requisitoria del sostituto procuratore generale, Giannicola Sinisi, nell’ambito del processo Omnia Nostra è inequivocabile: “Per me è un tormento scoprire che una città bella come Manfredonia è diventata il cuore, l’epicentro dell’impresa mafiosa di mare”. Sinisi ha tracciato in maniera chiara e lineare il percorso evolutivo della mafia garganica, i cui affari sono oggi intrecciati in ambiti disparati e con altre cosche mafiose dello Stivale. “Quarant’anni fa la mafia rurale già c’era ed è stata lungamente ignorata; è diventata una mafia moderna che ora domina la più importante delle risorse, l’unica forse vera, autentica fonte di reddito di una città intera come Manfredonia che aveva una delle flotte pescherecce più grandi del Mediterraneo. Capite di cosa stiamo parlando?”, ha dichiarato il magistrato. Nel corso dell’operazione antimafia Omnia Nostra è emersa una fitta rete da Vieste a Manfredonia, passando per Mattinata e altri Comuni del Gargano, di attività illecite e di matrice mafiosa. Le approfondite indagini della Dia hanno documentato come molte imprese abbiano goduto della ‘protezione’ di cosche mafiose attraverso scambi di favori e affari commerciali. Nell’ambito del processo Omnia Nostra sono state chieste 17 condanne per mafia, droga, omicidi, tentativi di omicidio e altri reati concomitanti.
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