di Emanuele Palumbo
Oltre 1030 richieste di aiuto da parte di donne vittime di violenza in due anni, delle quali 98 hanno avuto bisogno del pronto intervento e 48 sono state accolte in case rifugio. Inoltre, in un anno sono state 222 le richieste di aiuto per revenge porn. Sono questi i dati dello sportello di ascolto dell’assessorato al Welfare di Bari, che svolge la sua attività in rete con gli altri servizi sul territorio, come i centri anti violenza (qui il protocollo d’intesa firmato tra il Comune di Bari e l’associazione Gens Nova, attuatrice del progetto).
Tuttavia, secondo l’assessora comunale al Welfare di Bari, Francesca Bottalico, i numeri potrebbero essere più grandi. “In molti – afferma Bottalico – non riescono a denunciare per inconsapevolezza, non comprendono segnali come eccessivo controllo o gelosia, per paura delle opinioni altrui. Ma anche per paura di perdere i propri riferimenti, di non essere credute, di restare sole se, ad esempio, non hanno un lavoro”.
Ma c’è un altro dato allarmante: è aumentato il numero di pre adolescenti che si rivolgono allo sportello perché vittime di revenge porn.
Ne abbiamo parlato con l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico.