Svolta nel caso del dj salentino Ivan Ciullo, trovato impiccato ad un albero di ulivo all’alba del 22 giugno 2015 nelle campagne di Acquarica del Capo, in provincia di Lecce. Non più istigazione al suicidio, ma omicidio con due indagati. Secondo la sostituta procuratrice Donatina Buffelli, subentrata alla collega Maria Vallefuoco, le perizie effettuate tra il 2015 e il 2016 sugli hard disk del suo computer e cellulare sono incomplete perché molti dati erano stati danneggiati. Dalle nuove indagini i periti informatici hanno trovato altri elementi chiave. All’unico indagato del caso, l’uomo con cui Ciullo aveva avuto una relazione sentimentale tormentata, si è aggiunto un nuovo nome, quello di un cantante con cui aveva collaborato.
I genitori del dj non hanno mai creduto nell’ipotesi del suicidio e in questi anni hanno condotto una battaglia dura con i loro avvocati affinché il caso non venisse archiviato.