“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità. Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando ad Auschwitz nella sua seconda giornata di visita in Polonia.
“In quattro anni, dal 1941 al 1945, in questo complesso furono assassinate oltre un milione di persone, in ragione della propria appartenenza a una fede, a una cultura, in ragione delle loro convinzioni o della loro condizione. Nei campi nazisti, oltre a milioni di ebrei, anche oppositori politici, sinti, rom, disabili, omosessuali trovarono la morte nelle camere a gas, per il freddo, la fatica, la fame e la malattia o, ancora, perché vittime di esperimenti criminali. Cittadini innocenti di ogni Paese d’Europa furono tradotti bestialmente a questo luogo di morte. Un immenso cimitero senza tombe”, ha proseguito Mattarella.
Il capo dello Stato dopo aver visitato il museo di Auschwitz ha partecipato alla tradizionale Marcia dei vivi in ricordo delle vittime dell’Olocausto. In questa ricorrenza nel campo nazista erano presenti migliaia di studenti provenienti da ogni parte del mondo. Tra di loro era presente anche una delegazione di tre scuole superiori italiane. Durante la sua visita Mattarella è stato accompagnato dalle sorelle Bucci, tra le poche testimoni ancora in vita dell’orrore dell’Olocausto.