Troppa attesa in Policlinico
a Bari papà aggredisce medico

di Silvio Detoma
Non ha atteso un minuto in più la scorsa notte un uomo che aveva accompagnato il figlio al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari. Ha rotto con un pugno la porta di plastica dell’ambulatorio cercando di aggredire un medico. L’operatore sanitario è rimasto ferito al volto da una scheggia ed è stato necessario l’intervento di una guardia giurata per evitare che i due entrassero in contatto. Anche il genitore ha riportato un taglio alla mano con annessa perdita di sangue.

“Il giovane medico aveva deciso di iniziare il suo percorso professionale, era stato assunto per il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico e non possiamo tollerare che i professionisti della sanità, i medici e chiunque dedichi la propria vita professionale all’assistenza dei più fragili sia oggetto di minacce o ancora peggio di violenza”, ha dichiarato il direttore generale del Policlinico barese, Giovanni Migliore. Non ci sarà nessuna tolleranza, continua il direttore, verso questi episodi di violenza nei luoghi di cura, in particolare dei bambini come il Giovanni XXIII.
Ha commentato l’accaduto il presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, sottolineando la carenza drammatica di personale negli ospedali. “Serve un modello di accoglienza del cittadino, con personale dedicato che dialoghi e informi i familiari – ha detto Anelli – ed esprimo la mia solidarietà ai colleghi, vittime di questo ennesimo episodio di violenza”.
Per il deputato della Lega, Davide Bellomo, si dovrebbe prevedere con urgenza alla presenza di presidi della polizia municipale negli ospedali pugliesi. “Chi entra in un pronto soccorso deve comprendere che si sta rivolgendo a una struttura pubblica, dove i casi di massima urgenza devono essere trattati prima degli altri e dove nessuno ha il diritto di agire con violenza, arroganza e prepotenza”, ha affermato Bellomo.

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