Annuncio del consiglio di amministrazione dell’Acquedotto Pugliese: parte della somma deriverà dai fondi del Pnrr
Cento milioni di euro per costruire in Puglia il dissalatore “più grande d’Italia”. L’annuncio fatto dal consiglio di amministrazione dell’Acquedotto Pugliese è di quelli da cerchiare in rosso, perché a Taranto sorgerà un impianto fondamentale per affrontare il cambiamento climatico e la siccità che stanno colpendo il nostro pianeta.
Il dissalatore, che dovrebbe entrare in funzione entro la metà del 2026, sarà situato sulla riva del fiume Tara (provincia di Taranto). L’obiettivo è quello di prelevare le acque salmastre caratterizzate da un grado di salinità relativamente basso rispetto a quello marino, per renderle poi utilizzabili dalla popolazione. Il dissalatore metterà a disposizione circa 55.400 metri cubi di acqua potabile al giorno. Soddisfacendo così il fabbisogno idrico giornaliero di 385mila persone (quasi un quarto della popolazione dell’intera penisola salentina).